Il 9 maggio, anche all’Aquila un gesto per il popolo palestinese
Anche se nulla può bastare di fronte all’immensità della tragedia che si consuma in Palestina, ogni testimonianza è comunque importante, ogni piccolo gesto di indignazione e di solidarietà può aiutare a rompere il muro di ipocrisia, di abitudine al massacro, di silenziosa complicità con cui i Governi del mondo assistono allo sterminio del popolo palestinese.
Il 9 maggio, giornata dell’Europa, è stata una ulteriore occasione per parlare ovunque di Gaza, ora sotto l’ulteriore minaccia della invasione militare totale annunciata dal governo Netanyahu.
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L’appello lanciato da intellettuali, giornalisti, politici, scienziati, accademici e artisti ci dice che “senza il mondo Gaza muore. Ed è altrettanto vero che senza Gaza siamo noi a morire. Noi, italiani, europei, umani. Per rompere il silenzio colpevole vogliamo testimoniare la nostra angoscia con le nostre simboliche presenze in piazza e usando la rete, che è il solo mezzo attraverso cui possiamo vedere Gaza, ascoltare Gaza, piangere Gaza. Perché possano partecipare tutte e tutti, anche solo per pochi minuti. Anche chi è prigioniero della sua casa, e della sua condizione: come i palestinesi, i palestinesi di Gaza lo sono. Perché almeno stavolta nessuna autorità e nessun commentatore allineato possa inventarsi violenze che occultino la vera, feroce violenza: quella fatta a Gaza".
A L'Aquila siamo stati in tante e tanti in piazza Regina Margherita. Le donne della Casa hanno scelto ancora una volta di manifestare come Donne in nero.