Il protagonismo delle donne nei post emergenza e nelle ricostruzioni
L’incontro, parte della programmazione della sezione "Storia di un minuto" del Padiglione Italia alla 17a Biennale di Architettura di Venezia, mette al centro la mobilitazione delle persone, in particolare quella femminile, nelle fasi di risposta e ricostruzione post sisma in Italia e nel Mondo.
Le donne sono tra le persone maggiormente a rischio in contesti umanitari, nel mondo come in Italia, eppure sono anche uno dei cardini su cui si sviluppa resilienza e resistenza delle comunità. È emerso anche da un percorso partecipativo di valutazione della risposta all’emergenza realizzato con la comunità di Amatrice, in collaborazione con l’Associazione Alba dei Piccoli Passi, uno dei punti di partenza dell’incontro, insieme all’esperienza in emergenze internazionali di ActionAid, come il Nepal in cui proprio le donne sono protagoniste dei programmi di Ricostruzione Comunitaria.
In Centro Italia come a L’Aquila le donne sono state le prime a mobilitarsi e poi hanno costituito associazioni, supportato comitati, mobilitazioni di piazza, offerto servizi diretti alla popolazione e in particolare proprio a supporto di quei temi spesso dimenticati dalle politiche di risposta e ricostruzione: i diritti dell’infanzia e i diritti delle donne. Ascoltare le loro istanze è fondamentale ancora di più oggi in Centro Italia, territori in cui sta, finalmente, partendo la ricostruzione materiale dei borghi distrutti. Perché un paese a misura di donne sarà un paese migliore per tutte e tutti, di qualunque età e genere.
Le associazioni che hanno partecipato, tra cui anche TerreMutate, hanno testimoniato esperienze di attivismo e pratiche di restanza, alcune sono nate in risposta diretta ai sismi, altre esistevano già e sono state determinanti nelle prime ore e nei giorni dopo le prime scosse. Sono impegnate nella costruzione di cultura, socialità, attivismo civico e politico, nella prevenzione e contrasto alla violenza di genere, nella promozione dei diritti delle e dei minori, delle comunità di riferimento e del territorio che abitano.
La conversazione tra queste attiviste diventa spazio e mezzo per ribadire alle istituzioni e al mondo dell’architettura che dalla gestione delle emergenze alle ricostruzioni, le comunità vanno ascoltate e coinvolte per assicurare risposte adatte ai contesti e alle persone che li abitano, in un’ottica sempre più inclusiva e intersezionale.
In diretta sulle pagine FB E’tv Marche, Resilient communities, sulle pagine FB e Linkedin ActionAid Italia e su youtube a questo link