Riscoprire gli spazi urbani e la toponomastica femminile
La Jane’s Walk è un’iniziativa che si svolge in tutto il mondo nel corso del mese maggio per celebrare la figura e l’opera di Jane Butzer Jacobs, attivista americana poi naturalizzata canadese, che si è battuta per una città a misura di abitanti, per una partecipazione attiva e consapevole contro il potere delle lobby e l’arroganza delle amministrazioni.
I suoi numerosi libri (di cui il più famoso è “Vita e Morte delle Grandi Città. Saggio sulle Metropoli Americane”, 1961) e le sue teorie hanno influito profondamente sui modelli di sviluppo urbano, non solo nel Nordamerica ma anche in Italia, dove il suo libro fu subito tradotto. Le sue critiche portavano sul modello di sviluppo dominato dall’automobile, tanto che fu Presidente di numerosi comitati per impedire la costruzione di grandi arterie stradali urbane, come quella che avrebbe dovuto, secondo i progetti di Robert Moses a capo del potente ufficio urbanistico di New York, attraversare il Greenwich Village.
Jane Jacobs è considerata una delle Madri dell’Urbanistica proprio per le sue critiche al modello di sviluppo delle città moderne in favore di interventi recupero a scala di pedone, di riqualificazione del ruolo della strada come elemento cardine non solo della struttura urbana ma anche dell’animazione sociale ed economica. Ci piace ricordare che Jane Jacobs decise di abbandonare gli Usa nel 1969 prendendo per la sua ferma opposizione alla guerra in Vietnam.
Quest'anno, il gruppo di lavoro, con l'attiva partecipazione della nostra Associazione, ha scelto come tema trainante la toponomastica femminile, perciò abbiamo scelto questo titolo, L'Aquila delle Donne. La proposta che facciamo ai cittadini e alle cittadine, alla comunità e all'amministrazione è quella di riflettere insieme, passeggiando, sulla ricchezza di storie di donne che dovrebbero essere ricordate e raccontate proprio attraverso i luoghi degli spazi pubblici.
Le tappe che abbiamo selezionato prevedono un itinerario cittadino percorribile a piedi nell’arco di due ore. La nostra esplorazione parte dall’abitazione in cui ha vissuto Laudomia Bonanni, ma idealmente il nostro punto di partenza è quello di una presenza importante, quella di Maria Agamben, nata a L’Aquila nel 1899, intellettuale impegnata socialmente e politicamente, eletta nel 1946 all’Assemblea Costituente e quindi nel 1948 alla Camera dei Deputati. A lei, che dal 1984 riposa nel cimitero dell’Aquila, è stata dedicata una strada in località Torrione, nei pressi della Coop, una strada che a dire il vero appare un po’ troppo decentrata, visto i ruoli da lei ricoperti.
Ogni tappa prevede due brevi interventi: il primo a cura del Walk Leader e spiega le motivazioni che stanno alla base della tappa prescelta. Il secondo, è assicurato di volta in volta dalle Associazioni che hanno aderito alla passeggiata e illustra brevemente la figura femminile che vogliamo ricordare in quel luogo.
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Vogliamo riscoprire gli spazi urbani e la toponomastica femminile attraverso questo percorso e queste donne: Via Garibaldi, Laudomia Bonanni; P.zza Palazzo, Margherita d’Austria; Piazza Duomo, Fila delle contadine; Costa Masciarelli, Massimina Pesce; Via Donatella Tellini, Donatella Tellini; Via dello Zafferano, Gina Sarra; Piazzale Paoli, Antonietta Centofanti. Ogni tappa racconta l’intreccio fra la vita di una donna e quel luogo; in ogni tappa lasciamo una presenza, segno di protesta e di proposta, perché la storia e la memoria sono fatte di nomi. E noi nominiamo ciò che vogliamo che esista.
Abbiamo scelto di attraversare una parte del centro storico dell’Aquila per andare oltre le visioni consuete e scoprire, o riscoprire, tracce palesi, ma più spesso latenti, della presenza femminile di cui sono impregnati gli spazi collettivi di questa città.
Abitazioni e spazi pubblici, palazzi e strade contengono storie che hanno bisogno di disvelare la presenza femminile in maniera esplicita e consapevole perché troppo a lungo questa presenza è stata rimossa o negata dalla storia e dalla geografia dei luoghi, dalla letteratura, così come da numerose attività che sono state sempre narrate al maschile o attraverso il ricorso ad un generico “neutro” falsamente universalista.
La scelta di riscoprire nomi e presenze femminili legate ai luoghi ha guidato dunque l’itinerario 2021 della nostra passeggiata, cercando di fare luce su donne di diverse epoche storiche e provenienze, in alcuni casi presenze auliche, in altri più legate alla vita quotidiana.
Abbiamo cercato di fare luce su figure di artiste così come di contadine, di attiviste così come insegnanti, cercando di includere le variegate e poliedriche attività femminili. La toponomastica delle nostre città non ricorda affatto queste presenze.
Un censimento toponomastico nazionale, condotto dall’Associazione Toponomastica femminile, ha fatto emergere infatti che la media di strade intitolate a donne va dal 3 al 5% (in prevalenza madonne e sante, qualche volta anche regine), mentre quella delle strade dedicate agli uomini si aggira sul 40%. Dalla constatazione di questo gap e dalla volontà di far conoscere meglio le storie delle donne, ha preso spunto l’iniziativa di oggi che persegue anche lo scopo di sollecitare alcune iniziative da intraprendere presso l’Amministrazione comunale e la Commissione Toponomastica.
Le associazioni partecipanti: INU, sezione Abruzzo e Molise; Italia Nostra, sezione L’Aquila; Legambiente Abruzzo Beni Culturali; Slow Food L’Aquila; Associazione Fr.Azioni Fra.Intese; Associazione Donatella Tellini; Associazione Donne TerreMutate; ANPI L’Aquila; Arcigay Massimo Consoli L’Aquila; Presenza Femminista; Fondazione Silvio Salvatore Sarra.
