Le associazioni della Casa delle Donne per la Sanità Pubblica
Donne terreMutate promuove la manifestazione a difesa del Servizio Sanitario Pubblico Provinciale con Cgil L’Aquila, Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Sindacato Dei Medici Italiani, Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, 180 Amici L’Aquila, Unasam, Cittadinanzattiva L’Aquila, Tribunale per i diritti del malato Abruzzo, Anpi, Arci, Auser, Udu, Associazione Donatella Tellini-Centro Antiviolenza e Biblioteca delle Donne, Comitato promotore “Salviamo i Nuclei di Cure Primarie”.
Non possiamo assistere inermi allo sfaldamento e depauperamento dell’enorme valore collettivo rappresentato dall’universalità del diritto alla salute, cosi come nei fatti si profila, vista l’inerzia della Direzione Strategica della ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila, della Giunta della Regione Abruzzo e di tutti gli organi istituzionali deputati a garantire l’esigibilità del fondamentale diritto alla prevenzione ed alla cura.
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Carenze di personale e mancati investimenti in tecnologia; liste di attesa per l’accesso alle prestazioni specialistiche, ospedaliere o dei poliambulatori distrettuali; personale medico, infermieristico, amministrativo e tecnico stremato; precariato come forma ordinaria di reclutamento del personale; esternalizzazioni dei servizi; marginalizzazione dei Consultori familiari, sono alcuni dei fattori principali che limitano ed, a volte, impediscono l’esercizio del fondamentale diritto alla salute.
I problemi si sommano e stratificano: Case di comunità pensate al di là di ogni ragionevolezza all’interno dei nosocomi del territorio, che rischiano di divenire scatole vuote di personale e della necessaria programmazione delle risorse; Nuclei di Cure Primarie destinati alla chiusura vista la mancata sostituzione dei Medici di Famiglia andati in pensione; allarme sociale non raccolto e quindi non programmati e non potenziati i Dipartimenti di Salute mentale ed i servizi sociosanitari e non prevista la dovuta sinergia con le associazioni che a tali attività si dedicano.
Nel frattempo, mentre si disperdono professionalità di cui tanta necessità si sente, non si supera la criticità rispetto al modello di accesso alla facoltà di medicina della città dell’Aquila.
Una visione di sistema della Sanità pubblica deve tenere in considerazione diverse questioni essenziali, come la tutela dei diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori, una vera integrazione tra ospedale e territorio, l’aumento della spesa per il personale e per gli investimenti in tecnologia, la garanzia di un servizio sanitario universale, uguale e diffuso per tutte e tutti, inclusivo che guardi alla persona nella sua specificità con un approccio attento al genere capace di tener conto delle differenze nella prevenzione, diagnosi e cura.
Sottolineiamo che per raggiungere tale ultimo scopo è fondamentale rivitalizzare e qualificare i consultori familiari, conquista dei movimenti femministi, in cui la multidisciplinarietà delle aree di intervento ha la finalità di guardare alla persona in modo olistico al fine di promuovere la salute sessuale, riproduttiva e relazionale del singolo, della coppia e della famiglia, e di garantire l’applicazione della legge 194/78 (interruzione volontaria di gravidanza).