8 marzo 2023 il corteo nel centro storico

2023 03 08 21L'Aquila corteo in adesione allo sciopero femminista e transfemminista

SE CI FERMIAMO NOI, SI FERMA IL MONDO! Un corteo colorato e partecipato per aderire allo sciopero femminista e transfemminista dal lavoro dentro e fuori casa, dai ruoli di genere e da tutti i ruoli che ci vengono imposti.

Un corteo che, partito da Piazza San Basilio, davanti al Dipartimento universitario di Scienze Umane, focus su FORMAZIONE EDUCAZIONE, ha attraversato il centro della città dell'Aquila sostando: a Piazza Regina Margherita, focus GENTRIFICAZIONE DIRITTO ALL’ABITARE, SPAZIO PUBBLICO; ai 4 cantoni, focus GUERRA, LAVORO, REDDITO, WELFARE; alla villa comunale, focus SALUTE, BENESSERE, AUTODETERMINAZIONE. Arrivo Piazzale Collemaggio futura sede CASA DELLE DONNE, focus DIFFERENZA, CURA, VIOLENZA.  

Di seguito alcuni tra temi condivisi dalle varie associazioni che hanno aderito alla piattaforma

Clicca sull'immagine per guardare la gallery. Per una sanità pubblica accessibile laica e libera da stereotipi sessisti, transfobici, grassofobici, abilisti e razzisti, contro l’obiezione di coscienza, contro la violenza ostetrica e l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori, per un aborto libero, sicuro e gratuito, per una medicina femminista e transfemminista. Perché all’ospedale a L’Aquila non è possibile accedere alla Ru486, farmaco che consente a chi lo desidera di interrompere una gravidanza nelle prime 7 settimane senza recarsi in sala operatoria. Pe chiedere pubblicamente i dati non aggregati sull’obiezione di coscienza quindi il totale dei medici e il numero degli obiettori per le tre categorie professionali (ginecologi, anestesisti, professioni sanitarie non mediche), numero dei medici NON obiettori e il numero delle IVG effettuate. L’Ospedale dell’Aquila, nonostante i solleciti non ha mai risposto! Denunciamo la carenza di strutture, cooperative, fondi e finanziamenti e l’inefficienza di servizi territoriali necessari alla tutela della salute mentale.

Contro femminicidi, stupri, molestie, sessismo e ogni forma di discriminazione, contro la violenza dei tribunali e delle narrazioni tossiche dei media, contro la legge 54/2006 sull’affidamento condiviso, per il finanziamento dei centri antiviolenza laici e femministi, per garantire che i percorsi di fuoriuscita dalla violenza rispettino le nostre scelte e la nostra autodeterminazione. L’Aquila è piena di spazi molto critici, luoghi abbandonati e non illuminati. Scendiamo in piazza perché la città sicura non si fa con la repressione, il controllo o la forza, la città sicura la fanno i nostri corpi.

Contro la violenza della scuola del merito e dell’umiliazione, contro un sistema scolastico sempre più moralista e autoritario, per una scuola che sia davvero per tuttә, che tenga conto delle condizioni materiali e di esistenza delle persone che la vivono, che educhi alle differenze e combatta sessismo e discriminazioni. 

Contro la crisi climatica e dai consumi, contro un sistema che considera la terra e gli animali risorse infinitamente disponibili, contro il greenwashing dei governi e delle multinazionali. 

Contro le istituzioni aquilane che continuano a non dare una risposta all’emergenza abitativa di chi una casa non ce l’ha o rischia di perderla perché non riesce a pagare affitto e bollette. 

Contro tutti i lavori sottopagati e precari che siamo costrettә ad accettare per sopravvivere, per dei contratti stabili e tutelanti, per un reddito di autodeterminazione che ci garantisca indipendenza economica e autonomia per sottrarci alla violenza, per un welfare pubblico e universale, per un salario minimo, per la redistribuzione del carico di lavoro di cura. 

Contro la violenza di razzismo e confini, per la libera circolazione delle persone, contro il razzismo sistemico che attraversa ogni ambito delle nostre vite. Perchè tuttә le soggettività possano essere liberә e possano affermare il diritto all’autodeterminazione sui propri corpi! 

Contro lo stigma che uccide chi fa sex work e per la decriminalizzazione del lavoro sessuale. Contro l’abilismo che discrimina le persone con disabilità, per rivendicare l’autodeterminazione e i desideri di tutti i soggetti.

Contro la violenza di tutte le guerre, fatte da ricchi e potenti e pagate dalle popolazioni civili, donne e bambinә prima di tutto, per la pace, l’autodeterminazione dei popoli e la giustizia sociale, per un mondo senza confini, senza imperialismi e senza eserciti. Solidali con le donne curde, afghane, iraniane e con le donne che in tutto il mondo stanno lottando per una vita libera dall’oppressione e felice. 

 

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Associazione Donne TerreMutate – via Angelo Colagrande, 2A - 2B, 67100 L'Aquila laquiladonne@gmail.com laquiladonne@pec.it   
 
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